Alla scoperta della cartomanzia. Con questo articolo scopriremo la storia di quest’arte divinatoria che da anni, attraverso la lettura di carte (tarocchi o speciali carte illustrate), indica la strada migliore per affrontare il futuro.
Storia della cartomanzia
La cartomanzia affonda le sue origini nel Medioevo quando si iniziarono ad utilizzare le carte da gioco a scopo divinatorio. A quell’epoca le cose erano diverse da oggi, in quanto le carte non avevano alcun significato ma erano una scelta casuale.
Un primo esempio di cartomanzia è stato il Eyn loszbuch ausz der Karten gemacht , risalente all’anno 1505. In ogni angolo della pagina è stampata una carta da gioco con semi tedeschi e una predizione. Stante a questo libro il lettore, a seconda della carta che capita, avrà una predizione. In seguito, nel 1540, fu pubblicato il Giardino dei Pensieri di Francesco Marcolini da Forlì. In questo caso è utilizzato un mazzo da 36 carte che il lettore può scegliere. A seguito della scelta si può leggere, nelle pagine successive, il responso.
A seguire ci furono altre pubblicazioni, come quella di Dorman Newman che alla fine del XVII secolo pubblicò un mazzo speciale dedicato alle predizioni. A seguire ci fu John Lenthall che pubblico delle carte che contenevano il testo della predizione.
Quanto detto sinora è possibile affermare che la cartomanzia è un’arte divinatoria molto recente, le cui prime testimonianze risalgono al 1770, quando Eteilla si prestò alla spiegazione della lettura delle normali carte da gioco francesi.
Con l’arrivo dell’800 la cartomanzia iniziò ad affascinare occultisti ed esoteristi, poiché si iniziò a ritenere che avesse origini egizie e contenesse il sapere primigenio.
Carte e cartomanzia
Le carte utilizzare in cartomanzia inizialmente, come accennato, erano le normali carte da gioco e alcuni mazzi di Sibille italiane. In seguito furono tantissimi i tipi di carte utilizzati, fino ad arrivare ai Tarocchi di Marsiglia, con 78 carte differenti.